Impreziosire le unghie con uno smalto ad hoc non può che far piacere: oltre a rendere più belle le proprie mani, aiuta infatti anche a migliorare l’umore, perché fa sentire ogni donna più curata e a posto con sé stessa, specie in quelle giornate in cui non tutto va come si vorrebbe! Tuttavia alle volte non sempre ci si dedica alla manicure con l’attenzione che si desidererebbe, vuoi per semplice pigrizia, vuoi per mancanza di tempo, purtroppo una costante, quest’ultima, della società attuale. Ecco allora che non possono che essere accolti con entusiasmo gli smalti da fornetto, particolari tipi di smalto che si applicano con ben specifiche tecniche e che si asciugano esclusivamente con lampade UV o a LED. E che – dettaglio non da poco – possono avere una durata di anche un mese. Una soluzione da prendere assolutamente in considerazione se si è soliti utilizzare lo smalto ma non si dispone del giusto “spazio” da destinare a questo momento, e si è alla ricerca di qualcosa che resista più a lungo di un tradizionale prodotto di questa tipologia. Scopriamo insieme di cosa si tratta più nel dettaglio.
Gli specifici prodotti
Quello della manicure è un “rito” rilassante ma anche importante, al quale però non è sempre possibile destinare il tempo necessario, come or ora anticipato. Ma chi non intende rinunciarvi può optare per una soluzione che non necessita della medesima costanza richiesta dall’applicazione dello smalto tradizionale, quello che dura circa 2-3 giorni, per poi cominciare a scheggiarsi. Qual è questa soluzione “risolutiva”? Presto detto: è quella offerta dai precitati smalti da fornetto, ossia quelli semipermanenti e in gel, che pur se applicati generalmente in un apposito centro estetico, possono ricevere la giusta stesura anche tra le pareti domestiche, servendosi di un fornetto per unghie per utilizzo appunto casalingo. Fornetto che grazie all’emissione di raggi ultravioletti consente di ottenere risultati professionali anche a casa, e che sarà trattato più approfonditamente nel corso della trattazione. Prima, invece, è il caso di illustrare quelle che sono le principali caratteristiche delle due tipologie di smalto: ce ne occupiamo, separatamente, nei prossimi due paragrafi.
Lo smalto semipermanente
Permette di risparmiare parecchio tempo e dona alle proprie unghie un aspetto curato che non potrà non notarsi: lo smalto semipermanente è un prodotto fotoindurente, un prodotto che cioè “passa” dallo stato liquido a quello solido a contatto con lampade UV o a LED. Più resistente del tradizionale smalto e meno “invasivo” di quello gel, non è un caso che sia visto quale un’ottima via di mezzo tra i due smalti, e per ciò stesso apprezzato da chi non è molto costante nell’applicazione della lacca per unghie (ed è quindi alla ricerca di un prodotto di maggiore durata) e da chi non desidera soluzioni di particolare impegno (come quella della ricostruzione unghie).
Con una durata di circa 3 settimane (ma anche di più se si preservano le proprie mani e non ci si dedica a lavori che le “vedano coinvolte”), lo smalto semipermanente – come poc’anzi anticipato – è solitamente applicato in un centro estetico, ma in commercio esistono appositi kit che consentono l’applicazione anche a casa. Kit, i predetti, completi di tutto l’occorrente (gel da stendere come base, top coat, smalto colorato, solvente specifico per la rimozione e lampada a raggi UV), e che si rivelano di grande comodità e tra l’altro anche meno impegnativi economicamente.
Tanti aspetti positivi, pertanto, nella scelta del prodotto in esame, che richiede però – attenzione – unghie sane per essere applicato: in caso contrario infatti, in caso cioè di unghie deboli o soggette a sfaldarsi, le unghie stesse potrebbero rovinarsi. E punti a sfavore? Ve ne sono? In realtà l’unico da evidenziare è il costo, maggiore di quello che caratterizza la tipologia classica di smalto, ma l’ampia gamma di prodotti di varia fascia di prezzo offerta dal mercato rende possibile il superamento di detto “scoglio”. Si parte, infatti, da circa 6-7 Euro a salire, in base alla specifica marca in questione (si citano, al riguardo, Allenbelle o Mesauda, a titolo esemplificativo), mentre presso centri estetici il prezzo varia dai 15 Euro circa a cifre maggiori, tenuto conto di diversi fattori, come, ad esempio, la qualità del servizio o eventuali decorazioni richieste.
Lo smalto in gel
Dopo quello semipermanente, tra gli smalti da fornetto va considerato lo smalto in gel, che come il primo richiede per l’applicazione una lampada a raggi ultravioletti, quindi un apposito fornetto UV, e per la rimozione un solvente specifico, acquistabile presso centri estetici e negozi specializzati. Dalla durata di almeno 2 settimane, costituisce una valida soluzione alternativa allo smalto “classico” ed alla ricostruzione unghie, il primo soggetto a scheggiarsi dopo pochi giorni, la seconda, invece, particolarmente impegnativa e non gradita per tal motivo da tutti.
Indicato per chi desidera sfoggiare una manicure perfetta, lo smalto in gel ha dalla sua tanti punti di forza: è agevole sia da applicare che da rimuovere, resta brillante a lungo senza sbeccarsi, non “aggredisce” l’unghia, e nel caso specifico dell’applicazione la stesura può avvenire anche tra le pareti domestiche, adoperando i kit a ciò destinati dal commercio. Aspetti negativi non se ne riscontrano: l’importante, però, è ricorrere a tale tipo di smalto solo quando le proprie siano unghie perfettamente “in forma”. Ed i costi? Quali sono? Circa 30 Euro se ci si serve dei predetti kit, dai 20 ai 40 Euro, invece, se ci si reca presso i centri estetici. Layla o Aimeili sono due brand verso cui indirizzarsi.
Il fornetto
Una volta esposte le tipologie di smalti da fornetto, è il caso di soffermarsi brevemente sul fornetto stesso, che noto anche come lampada per unghie, si adopera appunto con i precitati smalti, sia a livello professionale che domestico. Di cosa si tratta esattamente? Di un apparecchio di piccole dimensioni, che attraverso bulbi di differente potenza emana raggi ultravioletti (o UV), i quali ultimi solidificheranno i gel liquidi applicati sulle unghie delle mani o dei piedi (polimerizzazione).
Il mercato offre anche fornetti per unghie a LED, che al posto dei bulbi presentano piccole luci LED appunto, così come dispositivi che combinano ambedue le tecnologie, quella UV e quella LED. Si caratterizzano, quest’ultimi, per le lampade a catodo freddo (CCFL, ossia Cold-Cathode Fluorescent Lamp) che vanno ad aggiungersi alle lampade LED. La scelta tra i diversi apparecchi è strettamente legata alla tipologia di prodotto soggetta al trattamento (determinati gel, ad esempio, riescono a solidificarsi solo con l’esposizione ai raggi di una lampada UV), e alla destinazione d’uso del fornetto (un utilizzo casalingo, in merito, non richiede un modello avanzato e costoso). Qualunque sia la tipologia di apparecchio verso cui ci si indirizzi, è in ogni caso importante non trascurare il fattore sicurezza, offerto solo da brand noti ed affidabili, in possesso del marchio CE. Diversamente, infatti, ci si potrebbe imbattere in mediocri imitazioni, dal costo basso ma mancanti di certificazioni, rischiando così di portare a casa un prodotto non efficiente e privo di garanzia in caso di possibili guasti. Beurer e Anself, sono, sul punto, due marche da suggerire per un buon acquisto.
